Sono stati presentati, dall’Osservatorio statistico sul “Polo unico di tutela della malattia”, i dati relativi inerenti l’astensione dal lavoro per malattia dei lavoratori dipendenti privati e pubblici per quanto interessa il primo trimestre 2019.
Pubblicato report Osservatorio statistico
Dal documento, basato sui certificati medici inviati dal medico e sulle visite mediche di controllo effettuate dall’INPS, si evince un aumento del numero dei certificati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, tanto per il settore privato (+1,2%) quanto per il settore pubblico (+5,4%).
Comunque, in tutti e due gli ambiti, all’incremento del numero dei certificati fa il paio una crescita meno che proporzionale del numero dei giorni di malattia (+0,7% e +2,0%).
Calcolando in termini relativi, la percentuale dei lavoratori con almeno un giorno di malattia sul totale dei lavoratori nell’ambito privato rimane sostanzialmente stabile (intorno al 25%), la percentuale sale, invece, nel settore pubblico (dal 36% del 2018 al 37% del 2019).
In entrambi gli ambiti, comunque, il numero medio di giorni di riduzione prognosi nel primo trimestre 2019 è di circa a 5 giorni. Relativamente alla distribuzione territoriale, l’aumento più significativo di certificati è al Centro sia per il settore privato (+4%), che per quello pubblico (+9,6%).
In materia di visite mediche di controllo, nel settore pubblico si sono svolte, per lo più, su richiesta dei datori di lavoro, solo l’11% sono disposte d’ufficio e anche il tasso di idoneità è molto diverso nelle due fattispecie: 35 ogni 100 visite richieste dal datore di lavoro contro 13 ogni 100 disposte d’ufficio.
Al contrario, nel settore privato, è riscontrabile una proporzione inversa, infatti ben il 62% delle visite mediche di controllo sono state disposte d’ufficio.