Durante il terzo trimestre 2019 ci sono state 2.987.000 attivazioni e circa 207.000 trasformazioni a tempo indeterminato, per un totale di 3.194.000 attivazioni.
Questo è quanto riportato dall’ultima Nota trimestrale pubblicata dal Sistema Informativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Geograficamente, l’aumento ha riguardato per lo più il Centro (+4,9%) e il Mezzogiorno (+4,7%), mentre per il Nord la crescita è risultata meno impetuosa (+3,6%).
Per quanto concerne i comparti, l’aumento è imputabile quasi esclusivamente ai rapporti di lavoro attivati nel comparto Servizi (+6,7%). Bene anche il settore delle Costruzioni (+1,2%). In controtendenza invece il settore dell’Agricoltura (-1,4%), che assorbe il 15,6% delle attivazioni, e quello dell’Industria (-0,8%), che rappresenta il 13,6%.
Salgono, sempre nel terzo trimestre 2019, le attivazioni dei contratti di apprendistato (+6,3%), giù, invece, le attivazioni dei contratti di collaborazione (-0,9%) e il netto calo dei contratti di lavoro in somministrazione (-11,0%).
Alla luce delle cause di cessazione dei rapporti di lavoro, si rileva una importante diminuzione della cessazione di attività (-9,4%) e in misura minore del licenziamento (-0,7%), a fronte di una crescita significativa per il pensionamento (+30,1%) e per le dimissioni (+7,9%).