La Suprema Corte è intervenuta (Cassazione penale, sent. 10 giugno 2019, n. 25565) riguardo al ricorso presentato da una contribuente condannata a due mesi di reclusione per omissione contributiva, stabilendo che per l’applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.), bisogna che il giudice chiarisca il criterio specifico (art. 133 c.p.) cui ha fatto riferimento ai fini della sua scelta.
Infatti, il giudice, nell’esercizio del potere discrezionale, bisogna che consideri la gravità del reato, in base a:
- la natura dell’azione;
- la specie dell’azione;
- i mezzi
- l’oggetto;
- il tempo;
- il luogo
- ogni altra modalità di azione;
- la gravità del danno o del pericolo cagionato;
- la intensità del dolo o il grado della colpa.