A seguito dell’approvazione definitiva votata il 13 dicembre, il Decreto Fiscale diventa legge. Numerose le novità rispetto al testo entrato in vigore lo scorso 24 ottobre, tra cui:
- – Aumentano le rate per la Rottamazione ter
- Si passa da 10 a 18 il numero delle rate della definizione, di cui due semestrali al 31 luglio e al 30 novembre 2019 pari ciascuna al 10% del totale. Le rate restanti, afferenti il residuo 80%, saranno trimestrali e di pari importo. Si rileva poi come il lieve inadempimento non sarà più causa di decadenza dai benefici: vi è la possibilità di un ritardo nel pagamento delle rate di 5 giorni. Approvato l’ottenimento del Durc positivo in caso di domanda di definizione agevolata dei carichi a ruolo anche con pagamento dilazionato.
- Stop alla dichiarazione integrativa, introdotti gli errori formali
- Dall’art. 9 è cancellata la dichiarazione integrativa speciale, sostituita dalla possibilità di sanare gli errori formali commessi fino al 24 ottobre 2018 attraverso il pagamento di 200 euro per ogni periodo d’imposta.
- Decisiva la data di entrata in vigore della legge per liti pendenti
- Le controversie pendenti in Cassazione entro la data di entrata in vigore della legge di conversione, per cui l’Agenzia delle Entrate sia soccombente in entrambi i precedenti gradi di giudizio, potranno essere definite con il pagamento del 5% del valore della lite.
- Estesa moratoria Fatturazione elettronica
- Saranno operative fino al 30 settembre 2019 (anziché fino al 30 giugno) sia la non applicabilità delle sanzioni che, a seconda dei casi, la riduzione dell’80%. Saranno poi esonerate dall’obbligo della fattura elettronica le piccole associazioni sportive dilettantistiche che applicano il regime forfettario. Esclusi dall’obbligo anche medici, farmacisti, veterinari e tutti i soggetti che trasmettono i dati al Sistema tessera sanitaria per l’elaborazione della Precompilata.
- -Bonus Trasmissione elettronica dei corrispettivi
- Fissato un contributo pari al 50% della spesa sostenuta per un massimo di 250 euro in caso di acquisto e di 50 euro in caso di adattamento per ciascun strumento con cui svolgere la memorizzazione e la trasmissione tematica dei corrispettivi. Infatti, dal prossimo 1° luglio commercianti ed esercenti con volume d’affari sopra i 400 mila euro avranno l’obbligo della comunicazione telematica dei corrispettivi. Dal 1° gennaio 2020 l’obbligo ricadrà su tutti gli altri.