Pubblicata Risoluzione Ag. delle entrate n.39/E del 2 aprile 2019
L’Agenzia delle Entrate, pronunciandosi con la Risoluzione n.39/E del 2 aprile 2019 stabilisce che non viene meno il cosiddetto “bonus investimenti al Sud” per il contribuente che posticipa gli investimenti programmati agli anni successivi, purché ciò venga comunicato all’Amministrazione finanziaria.
L’istanza era del richiedente che, per motivi di carattere tecnico, nell’esercizio 2017 non ha realizzato gli investimenti programmati e comunicati con l’apposito modello (Mod. CIM17) in cui sono stati riportati gli investimenti previsionali.
Comunque, nel corso del 2019, l’istante punta a realizzare un volume di investimenti pari alla sommatoria di quelli previsti per gli anni 2017 e 2018 con un credito totale corrispondente alla somma di quello relativo alle due predette annualità. Viene così chiesto all’Amministrazione finanziaria di poter utilizzare in compensazione tutto il credito d’imposta che verrà a maturare nell’esercizio 2018 sebbene eccedente l’importo originariamente previsto e autorizzato, con indicazione delle modalità attraverso le quali superare lo scarto del modello F24.
Per l’Erario, nel caso di specie, il contribuente “è tenuto a comunicare all’Agenzia delle Entrate l’avvenuta rettifica del piano di investimento, indicando che gli investimenti originariamente dichiarati per l’anno 2017 e 2018 sono stati traslati nell’anno 2019”.
Nello specifico: “Il credito di imposta complessivo per l’anno 2019 sarà quindi pari alla somma di quello inizialmente previsto per gli anni 2017 e 2018 nonché di quello programmato per il 2019. Ovviamente, il contribuente non potrà utilizzare tale credito in compensazione, esponendo nel modello F24, quali anni di riferimento, gli anni 2017 e 2018, ma dovrà indicare l’anno 2019 e attendere, a seguito della presentazione dell’istanza di rettifica, di ricevere la relativa ricevuta da parte dell’Agenzia”.