L’Ispettorato Nazionale del Lavoro con nota 687 del 19.04.2023
ha precisato che le imprese che impiegano personale nell’ambito di appalti pubblici e concessioni devono applicare il contratto collettivo stipulato dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale in vigore per il settore e per la zona nella quale si eseguono le prestazioni di lavoro e – aspetto ugualmente determinante – quello il cui ambito di applicazione sia strettamente connesso con l’attività oggetto dell’appalto o della concessione svolta dall’impresa anche in maniera prevalente.
In caso di applicazione di un diverso contratto, richiede che vengano applicate le medesime tutele normative ed economiche. Ne consegue che, qualora nell’ambito dell’attività di vigilanza svolta nei citati settori emergano circostanze diverse, ad esempio relative all’applicazione di contratti collettivi privi dei citati requisiti, il personale ispettivo informerà la stazione appaltante e provvederà ai necessari recuperi contributivi e retributivi.
Tuttavia, non ha riposto esplicitamente all’istanza con la quale veniva richiesta di definire CCNL comparativamente più rappresentativo esclusivamente il CCNL “Sorveglianza Antincendio” nell’ambito del settore di riferimento.