L’Ispettorato Nazionale del Lavoro, mediante la nota n. 1436 del 17 febbraio 2020, ha presentato la propria posizione riguardo alle conseguenze derivanti dall’omesso versamento, da parte del datore di lavoro, della quota contributiva ai fondi di previdenza complementare.
Al netto della natura privatistica del rapporto contributivo complementare, l’omissione inficia la regolarità contributiva dell’azienda, pregiudica il rilascio del DURC e di conseguenza la possibilità di fruire di agevolazioni.
La nota in oggetto chiarisce che gli ispettori sono impossibilitati ad emettere una diffida accertativa nei confronti del datore di lavoro. Al lavoratore non resta altro che ricorrere al giudice civile per rivendicare i propri crediti.