Con una Nota pubblicata l’8 maggio, il Ministero delle Economie e delle Finanze ha comunicato l’impegno delle Pubbliche Amministrazioni italiane nel aggiungere il miglioramento dei tempi di pagamento.
Per ottener ciò il sistema informativo della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC) ha registrato il pagamento di 20,3 milioni di fatture, su un totale di 28 milioni emesse nel 2018; i tempi del pagamento di tali fatture mostrano un anticipo di un giorno rispetto ai termini previsti dalla legge.
Al netto del possibile peggioramento conseguentemente la disponibilità di dati sul complesso dei pagamenti, è indubbio il risultato positivo, dato che nel 2016 e nel 2017 i tempi medi di ritardo erano rispettivamente di 16 giorni e 10 giorni.
A detta del Ministero, il trend positivo di riduzione dei tempi di pagamento è distribuito omogeneamente nei diversi comparti delle Pubbliche amministrazioni.
Permangono comunque differenze regionali: in rapporto al dato medio nazionale, il Settentrione fa registrare tempi di pagamento mediamente inferiori di 8 giorni, mentre al Meridione il valore medio supera i 11 giorni e quello del Centro risulta di 3 giorni superiore.
La nota negativa è incarnata dal fatto che, al 31 dicembre 2018, persisteva uno stock di debito residuo scaduto e non pagato consistente in circa 26,9 miliardi (comunque in tale ammontare tutte le fatture per le quali non è stata effettuata la comunicazione del pagamento sono state considerate come non pagate).