L’Istituto di Previdenza con il messaggio n. 734 del 25 febbraio 2020, ha reso disponibili alcune indicazioni in merito al recupero delle prestazioni a sostegno del reddito risultate indebite.
La fase amministrativa è divisa in fasi quali:
- valutazione della possibilità di svolgere una compensazione c.d. impropria che si verifica qualora il percettore vanti un credito con riferimento ad arretrati sulla stessa prestazione (da intendersi come quella che sorge dallo stesso titolo). In caso di applicazione della compensazione, l’interessato viene informato;
- trasmissione all’interessato di una nota di debito contenente, oltre alla motivazione a base dell’indebito, la diffida a restituire la somma (gravata, in caso di dolo, degli interessi legali) in un’unica soluzione entro 30 giorni dalla ricezione dell’avviso;
- trascorsi senza risposta i 30 giorni dal ricevimento della nota di debito da parte del debitore, si darà luogo al recupero dell’indebito tramite, in ordine di priorità:
- trattenuta su prestazioni in corso di pagamento; in questo caso il recupero deve essere contenuto nei limiti del quinto della prestazione, da calcolare sul totale dei trattamenti in godimento, al lordo delle ritenute fiscali (art. 69 L. 153/1969);
pagamento mediante rimessa in denaro.