L’Agenzia delle Entrate esprimendosi mediante il Principio di diritto n. 9, pubblicato in data 2 novembre 2018, ha chiarito la propria posizione riguardo al regime IVA applicabile alle prestazioni di servizi rese da consorzi al di fuori del perimetro consortile.
Nello specifico, l’Agenzia ha fissato che i servizi resi da una società consortile ad un soggetto pubblico non qualificabile come “consorziato” o “socio” sono da ritenersi imponibili agli effetti dell’IVA, essendo inapplicabile l’esenzione determinata dall’art. 10, comma 2, D.P.R. n. 633/1972.
L’esenzione IVA, infatti, non può esserci a beneficio di consorzi che svolgano attività soprattutto al di fuori del perimetro consortile. Ne consegue che nel caso di specie i servizi resi dalla società consortile ai propri consorziati sono esenti da IVA, qualora l’attività principale della società appare svolta prevalentemente a favore dei propri consorziati, escluse le prestazioni effettuate nei confronti del soggetto pubblico.