Pubblicata Ordinanza Cassazione n. 25686 del 15 ottobre 2018 –
I Giudici del Palazzaccio attraverso l’Ordinanza n. 25686 del 15 ottobre 2018, hanno accolto il ricorso del garante per la protezione dei dati personali, ribadendo la sanzione per violazione della privacy a carico della parte datoriale che sfrutta un sistema di raccolta dei dati dei dipendenti mediante i dati biometrici della mano.
Fatto che determina l’espressione degli Ermellini è che il sistema “attraverso la conservazione dell’algoritmo è in grado di risalire al lavoratore, al quale appartiene il dato biometrico, e quindi indirettamente lo identifica, in attuazione dello scopo dichiarato e in sé legittimo di controllarne la presenza”.